Le ossessioni estive di Guaranà
di Dario Garelli
TORMENTI
La maniera migliore per cominciare una buona estate all'insegna delle novità è archiviare i tormenti amorosi, possibilmente incorniciandoli come bei ricordi.
Guaranà non vedeva più Genoveffa da quasi due mesi e al di là dei primi cinquanta-cinquantacinque giorni molto critici poteva
ormai affermare con tranquillità che l'inquietudine era passata...
L'INCUBO
Una notte Guaranà sognò di incontrare la graziosa Adele, conosciuta all'università. La gioia nel vederla si trasformava in improvviso mal di stomaco quando si accorgeva che assieme a lei c'era un uomo-armadio da eclissi di sole. L'essere apocalittico gli spiegava di avere liberato la studentessa dall'insopportabile peso dell'affitto ospitandola in camera sua. Aaah!!!
Il tremendo incubo universitario fece tornare alla mente del confuso Guaranà il sopraggiungere del fatidico e temuto periodo degli esami. Ma lo stress da studio andava combattuto con le uscite liberatrici e salvifiche assieme agli amici.
AL MARE
Nelle soleggiate giornate al mare Guaranà aveva conosciuto Fulvia soprannominata Fulvietta, molto originale nei suoi spericolati e iperbolici cambi di argomento da una mezza frase all'altra.
Come si addice ai grandi eventi, era stato riunito d'urgenza il gruppo degli amici in Gran Consiglio e Fulvietta era stata eletta all'unanimità Miss Culetto d'Oro.
In spiaggia ci si incontrava anche con Eugenia la casinara, Mirella la timida e Penelope, che turbava Guaranà per i suoi insoliti lineamenti sexy-orientaleggianti.
LA MUSICISTA
Beatrice era una dolce flautista, ma non di flauto dolce bensì di flauto traverso. Il fascino sottile dell'esile e gentil donzella era impreziosito da un delicato strabismo di Venere (il flauto, appunto, era traverso).
Ah, tesori dell'arte! Ah, potere della musica! Il romantico Guaranà era a rischio di cottura!
Beatrice no.
IN DISCOTECA
L'affascinante ed enigmatica Teresa aveva gli occhi azzurri, i capelli rosso fuoco (tinti) e un travolgente profumo di vaniglia. Era meglio conosciuta come Teresina: anche lei, come Fulvietta, non giocava a pallavolo.
Una sera in discoteca Guaranà era con lei quando arrivò il ciccio-ciccio di turno. Nella sua versione più diffusa e conosciuta, il ciccio-ciccio è essenzialmente innocuo; però rimane tranquillamente piazzato sul posto per ore parlando in continuazione e ostentando la sua pronunciata pancia sedentaria con incomprensibile senso di soddisfazione.
Ed ecco apparire, nel bel mezzo della discoteca, un vero capolavoro di Madre Natura: era Iwona, avvenente ragazza ungherese che poteva vantare senza dubbio una splendida forma. Guaranà entrò in azione in modo brillante evitando le solite banalità con un'imprevedibile e geniale frase d'effetto: "Che ci fai in giro tutta sola?"...
L'AMORE
Dopo gli esami universitari, finalmente arrivarono le vacanze con gli amici.
Quando Guaranà conobbe Gisella fu come aprire uno scrigno pieno di tesori... E in un'esplosione di sensazioni, emozioni e pensieri sbocciò spontaneamente l'amore reciproco.
Ma qui comincia un'altra storia: le ossessioni estive di Guaranà erano finite!